Un gruppo di ricercatori internazionali ha eseguito la scansione termica delle piramidi di Giza, ‘grandi meraviglie’ egiziane, riscontrando importanti ‘anomalie termiche’. Queste anomalie, definite ‘impressionanti’ dal ministero dell’Antichità egiziano, che ha riportato la notizia, riguardano in particolare il lato orientale della grande piramide (appunto conosciuta come la piramide di Cheope) al livello base.
Il gruppo di lavoro coinvolge ingegneri, architetti e archeologi di Egitto, Giappone, Francia e Canada. La scoperta arriva a due settimane di distanza dall’inizio delle termografie eseguite dal team con lo scopo di identificare ‘camere sconosciute’ all’interno della grande piramide.
Analizzando la velocità delle fasi di riscaldamento e raffreddamento, i ricercatori hanno rilevato che una serie di blocchi di pietra che compongono la piramide, in prima fila, hanno comportamento uniforme, mentre tre pietre in particolare hanno temperature più alte. Per ora queste anomalie si possono spiegare solo con varie ipotesi, come correnti interne o presenza di vuoti al di sotto della superficie, ma poiché i vuoti non trattengono il calore come riescono a fare la roccia o il terreno, in qualche modo si può ipotizzare di tutto, persino la presenza di elementi strutturali al di sotto dello strato superficiale, che appunto possano condurre a spazi o luoghi attualmente sconosciuti.
Il progetto, secondo i piani, dovrebbe proseguire le proprie ricerche fino alla fine del 2016. Il nome dell’iniziativa di ricerca è “Scan Pyramids”: l’idea è utilizzare le tecnologie di scansione termica come l’immagine agli infrarossi, laser e droni per riprodurre mappe ad altissima capacità tecnologica degli antichi siti archeologici egiziani.
Per approfondimenti:
http://www.scanpyramids.org/layout/spm/press/About_ScanPyramids-en.pdf